Psicoterapia per i disturbi sessuali
Quando parliamo di “disfunzione sessuale” ci riferiamo ad una serie di difficoltà che possono verificarsi nel corso della relazione sessuale.
La risposta sessuale è suddivisa in quattro fasi: desiderio, eccitazione, orgasmo e risoluzione.
I disturbi sessuali, tanto per l’uomo quanto per la donna, possono riguardare una o più di queste fasi e possono essere “generalizzate”, se riguardano tutti i partner e tutte le situazioni, o “situazionali”, se sono limitate a un singolo partner o a una specifica attività sessuale. Si definiscono inoltre “primarie” se sono presenti fin dal primo rapporto sessuale, “secondarie” se compaiono ad un certo punto della vita.
Fase del Desiderio
Sul piano fisiologico si attiva il sistema limbico, l’area del cervello che governa le emozioni, e si modificano le concentrazioni di alcuni neurotrasmettitori cerebrali come un aumento della dopamina, che sollecita il desiderio, e una riduzione della serotonina, che lo inibisce
I disturbi più frequenti per la donna in questa fase sono:
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Disturbo del desiderio ipoattivo (o” anoressia sessuale”)
Questo disturbo, piuttosto comune tra le donne (20-30% dei casi), consiste nell’assenza di fantasie, di pensieri e di desideri sessuali. Chi ne soffre non ha interesse verso il sesso, non ricerca stimoli, non prende iniziativa ma può accettare di avere rapporti senza provare piacere e, allo stesso tempo, senza vivere l’esperienza come negativa.
Spesso la mancanza di interesse è dovuta a problemi psicologici (stress, ansia, depressione, bassa autostima, sensazione di inadeguatezza, scarsa accettazione del proprio corpo, convinzioni religiose, educazione familiare rigida) o di coppia. In questi casi è consigliabile una psicoterapia mirata a modificare pensieri e convinzioni che bloccano un sereno coinvolgimento sessuale.
Altre volte le cause sono di natura fisica (assunzione di farmaci, squilibri ormonali, patologie fisiche) o situazionale (stanchezza, gravidanza, allattamento) ed è su queste che è necessario intervenire. -
Disturbo da avversione sessuale
Chi è affetto da questo disturbo prova un intenso disgusto o paura nel momento in cui sta per avere, e talvolta alla sola idea di avere, un contatto sessuale. L’avversione può riguardare un particolare tipo di rapporto, per esempio quello orale, o tutti i possibili modi di fare sesso.
Alla base delle forme generalizzate sembrano esserci fattori psicologici di particolare gravità, come esperienze di stupro o di incesto, pressioni sessuali subite all’interno di un rapporto di lunga durata, oppure un’incertezza sul proprio orientamento omo o etero-sessuale. Il trattamento del disturbo da avversione sessuale è centrato sulla psicoterapia cognitivo comportamentale ed EMDR che, porta alla risoluzione le esperienze traumatiche e attraverso un’esposizione graduale, aiuta la persona ad affrontare e superare le situazioni sessuali temute.
I disturbi più frequenti per l’Uomo in questa fase sono: Chi soffre di questo disturbo, pur avendo una regolare erezione e raggiungendo l’orgasmo, vive il rapporto sessuale in modo meccanico, senza fantasie e senza provare piacere. Soffrono di disturbo del desiderio sessuale soprattutto le persone con depressione o che abusano di alcol o di sostanze stupefacenti
I disturbi più frequenti per l’Uomo in questa fase sono:
- Chi soffre di questo disturbo, pur avendo una regolare erezione e raggiungendo l’orgasmo, vive il rapporto sessuale in modo meccanico, senza fantasie e senza provare piacere. Soffrono di disturbo del desiderio sessuale soprattutto le persone con depressione o che abusano di alcol o di sostanze stupefacenti
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Disturbo da avversione sessuale
Come le donne, anche gli uomini possono provare un’intensa ansia all’idea di avere un contatto fisico con la partner e la repulsione può riguardare tutti i modi di fare sesso o specifiche pratiche. Le più frequenti cause di questo atteggiamento sono l’aver subito molestie sessuali nell’infanzia/adolescenza e una confusione riguardo le proprie tendenze omo- o etero-sessuali. Entrambi i disturbi del desiderio sessuale richiedono una psicoterapia che, passo dopo passo, rimuova quegli ostacoli che impediscono di vivere pienamente la sessualità..
Fase dell’eccitazione
I disturbi più frequenti per la donna in questa fase sono:
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Disturbo dell’eccitazione nella donna
Consiste nell’incapacità a raggiungere o mantenere un livello di eccitazione adeguato, con conseguente lubrificazione vaginale e inturgidimento clitorideo, per un tempo sufficiente al completamento del rapporto. La mancanza di eccitazione può verificarsi a livello fisico (“disturbo dell’eccitazione genitale”), a livello mentale (“disturbo dell’eccitazione soggettivo”), o ad entrambi i livelli (“disturbo dell’eccitazione combinato”). Questo significa che nella donna, al contrario di quanto accade nell’uomo, l’eccitamento fisico e quello psicologico possono essere dissociati.
Le cause del disturbo dell’eccitazione possono essere di natura psicologica, da affrontare con la psicoterapia o biologiche, da curare con gli ormoni (estrogeni per migliorare la lubrificazione e lo spessore delle pareti vaginali, testosterone per aumentare l’eccitabilità).
I disturbi più frequenti per l’Uomo in questa fase sono:
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Disturbo erezione
Consiste nell’incapacità di raggiungere o mantenere l’erezione per un tempo sufficiente ad avere un’attività sessuale soddisfacente. In genere provoca un forte disagio e la persona tende a non affrontare l’argomento con il partner o con uno specialista.
Dietro un problema di disfunzione erettile possono celarsi sia problematiche psicologiche, come un’ansia da prestazione, sia organiche o entrambe. Il primo passo è pertanto valutare con attenzione le condizioni fisiche della persona, ricorrendo ad esami mirati come l’ecodoppler, l’erettrometria notturna e i dosaggi ormonali, per escludere la presenza di malattie in grado di interferire con i meccanismi dell’erezione (vascolari, cardiocircolatorie, depressione, M. di Alzheimer, distrofia muscolare…).
In assenza di una causa organica si può ricorrere ad una psicoterapia cognitivo comportamentale ed EMDR, finalizzata alla gestione dell’ansia e alla ristrutturazione consapevole dei pensieri disturbanti, oppure ad una terapia farmacologica.
La fase di orgasmo
La fase di orgasmo consiste nel raggiungimento di un picco di piacere sessuale, intenso e involontario, che viene avvertito a livello della vagina, del clitoride e dell’utero dalla donna, del pene, della prostata e dei testicoli dall’uomo. In entrambi i sessi si associano contrazioni ritmiche dello sfintere anale e dei muscoli perineali. La fase di orgasmo nell’uomo è sempre molto intensa, nella donna può invece manifestarsi come un picco netto, o come una sensazione modesta e ad andamento ondulatorio, o ancora come un rapido e progressivo incremento della tensione sessuale
I disturbi più frequenti per la donna in questa fase sono:
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Disturbo dell’orgasmo
Per disturbo dell’orgasmo si intende la difficoltà a raggiungere l’orgasmo dopo una sufficiente stimolazione sessuale con conseguente eccitazione. Questa difficoltà può essere totale, il che significa che la persona non è mai riuscita a raggiungere l’orgasmo, o parziale, relativa cioè a determinate situazioni o partner, ed è causa di malessere o disagio. Il disturbo può essere dovuto a problemi fisici (malattie neurologiche, interventi chirurgici all’addome…) o, più spesso (fino al 90% dei casi), psicologici. Nel primo caso l’intervento deve mirare ad eliminare, se possibile, i fattori organici, nel secondo caso è necessaria una Psicoterapia -
Disturbi da dolore sessuale: Dispaurenia
La comparsa frequente o continua di un dolore a livello genitale durante il rapporto sessuale. Questo dolore può essere dovuto a cause organiche, come infiammazioni, scarsa elasticità dei tessuti, incompatibilità dimensionale, o psicologiche, per esempio uno stato ansioso che riduce la lubrificazione o aumenta il tono dei muscoli della vagina. Per affrontare il problema nel primo caso è necessaria una terapia medica specifica, nel secondo una psicoterapia cognitivo comportamentale con ricorso a tecniche specifiche, come gli “esercizi di Kegel”, che consentono di ottenere una migliore dilatazione vaginale. -
Il vaginismo
Consiste in una contrazione involontaria della muscolatura più esterna della vagina che rende difficile o impossibile la penetrazione, sia col pene, sia con le dita. Questo disturbo si manifesta più spesso in donne giovani con atteggiamento negativo verso la sessualità o che hanno avuto traumi sessuali e richiede una Psicoterapia EMDR per la risoluzione della memoria traumatica è una psicoterapia cognitivo comportamentale con l’utilizzo di tecniche, come gli “esercizi di Kegel”, che aiutano a ridurre la contrazione dei muscoli interessati portando gradualmente la donna a introdurre il pene nella vagina. Se la causa è di natura organica, per esempio un’infiammazione o una carenza ormonale, il problema si risolve con un’adeguata terapia medica
I disturbi più frequenti per l’Uomo in questa fase sono:
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Eiaculazione precoce
L’eiaculazione precoce rappresenta il problema sessuale di gran lunga più comune tra gli uomini e consiste nella difficoltà a controllare l’orgasmo e l’eiaculazione. Oltre al criterio della durata del coito, che in questi casi può andare da qualche secondo a 1-2 minuti, elementi chiave sono la sensazione di non riuscire a controllare con la volontà l’eiaculazione e il senso di insoddisfazione o di malessere che ne deriva. Con il tempo la persona si scoraggia, pensa che ogni volta andrà allo stesso modo (“ansia anticipatoria”) e questo, a sua volta, crea un “circolo vizioso” che peggiora la situazione. L’eiaculazione precoce è quasi sempre dovuta a fattori psicologici, in particolare all’incapacità di imparare come ritardare l’eiaculazione; talvolta può essere dovuta ad una ipersensibilità del glande o a precedenti infiammazioni della prostata. Il trattamento può essere psicologico o farmacologico. La psicoterapia più utilizzata è quella cognitivo comportamentale che includa due specifiche tecniche, lo “stop/start” (interruzione della stimolazione quando l’eiaculazione sta per sopraggiungere) e lo “squeeze” (blocco della stimolazione e compressione del pene per evitare di eiaculare). La psicoterapia, oltre agli esercizi pratici, consente di individuare ed affrontare eventuali problemi della persona o della coppia che potrebbero aver contribuito all’insorgenza o al mantenimento del mancato controllo dell’eiaculazione. Per quanto riguarda i trattamenti farmacologici, oltre agli anestetici locali si utilizzano alcuni antidepressivi, come per esempio la clomipramina o la paroxetina, che assunti continuativamente ritardano l’eiaculazione. -
Eiaculazione retrograda
Detta anche eiaculazione secca, l’eiaculazione retrograda consiste nell’espulsione, in tutto o in parte, del liquido seminale verso la vescica piuttosto che verso l’esterno. Il piacere provato durante l’orgasmo è in genere normale o di poco ridotto. Le cause sono di natura fisica: disfunzioni del sistema nervoso autonomo o della prostata, complicanze di un intervento alla prostata effettuato attraverso l’uretra. -
Eiaculazione dolorosa
Questo disturbo consiste in una sensazione dolorosa che compare, sempre o a volte, durante l’eiaculazione ed è dovuto a problemi organici come un’infiammazione della prostata, delle vescicole seminali o dell’uretra. Esistono terapie, di tipo medico, mirate a eliminare le cause. -
Eiaculazione ritardata e anorgasmia
Questo disturbo, relativamente raro, consiste nella difficoltà o nell’impossibilità di raggiungere l’orgasmo durante il coito e nonostante una stimolazione protratta, con conseguente disagio e frustrazione. Di solito, ma non sempre, la persona riesce ad ottenere l’eiaculazione in un secondo momento, per esempio con la masturbazione. Le cause sono di natura psicologica (rigida educazione religiosa ricevuta in famiglia, rabbia repressa verso il partner, paura di essere abbandonato, esperienze traumatiche che hanno creato una vera e propria fobia) e il trattamento consiste in una psicoterapia EMDR e cognitivo comportamentale che permetta, tra l’altro, di vincere la paura di eiaculare davanti al partner mediante un’esposizione graduale.
La fase di risoluzione
La fase di risoluzione, che segue l’orgasmo, è caratterizzata da una sensazione di rilassamento muscolare e di benessere generale; l’eccitazione svanisce lentamente nelle donne mentre ha un crollo rapido nell’uomo. Durante la fase di risoluzione gli uomini sono fisiologicamente impossibilitati (“refrattari”) ad avere ulteriori erezioni ed orgasmi per un periodo che varia da persona a persona e, nella stessa persona, in base all’età. Al contrario, le donne sono in grado di rispondere a nuove stimolazioni quasi immediatamente.